Battan l'otto

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Collocato comunemente nel repertorio dei canti di carcere è stato raccolto da Caterina Bueno a San Giovanni Valdarno e farebbe riferimento alle repressioni e alla carcerazione degli operai in seguito agli scioperi nelle acciaierie di Terni nel 1907.

 
Battan l'otto ma saranno le nove
i miei figlioli ma son digiuni ancora
ma viva il coraggio ma chi lo sa portare
infame società dacci mangiare
viva il coraggio ma chi lo sa portare
l'anarchia la lo difenderebbe
ma viva il coraggio ma chi lo sa portare
i miei bambini han fame chiedono pane

Anch'io da socialista mi voglio vestire
bello gli è il rosso rosse son le bandiere
ma verrà qui il giorno della rivoluzione
infame società dovrai pagare
Verrà qui il giorno della rivoluzione
verrà qui il giorno che la dovrai pagare
ma verrà qui il giorno della rossa bandiera
infame società dovrai pagare

Bella è la vita più bello gli è l'onore
amo mia moglie e la famiglia mia
ma viva il coraggio ma chi lo sa portare
infame società dacci mangiare

Dei socialisti è pieno le galere
bada governo infame maltrattore
ma verrà qui' giorno della rivoluzione
infame società dovrai pagare.

E presto il dì verrà che vittoriosi
vedrem la redenzion nell'albeggiare
muti staran crumiri e paurosi
vedendo l'idea nostra trionfare.
Così il lavoro redento alfin sarà
e il sol dell'anarchia su noi risplenderà.