Contessa

 Di Paolo Pietrangeli1, incisa con la seconda voce di Giovanna Marini. Vera e propria colonna sonora del '68 italiano. Pare che Pietrangeli l'abbia scritta ispirandosi a una conversazione 'intercettata', in modo del tutto involontario, in un elegante 'caffé' di Roma. Contessa  diviene negli anni seguenti una canzone popolare nella vera accezione del termine. E della canzone popolare riprende stile e andamento, nonché l'argomentare che propaganda il parallelismo tra lotte operaie e studentesche (una delle 'parole d'ordine' dell'attività del movimento studentesco che infatti nel 1969 va a saldarsi con il montante 'autunno caldo’ delle proteste operaie).

 

1 Figlio del regista Antonio Pietrangeli, negli anni sessanta inizia a comporre canzoni a sfondo socio-politico, inserendosi ben presto nel filone della canzone di protesta. Dal 1966 fa parte del Nuovo Canzoniere Italiano. Alcune delle sue composizioni divengono estremamente popolari all'interno dei movimenti giovanili di sinistra a partire dalle agitazioni del 1968. Due in particolare si trasformano in veri e propri 'inni', il cui successo perdurerà negli anni a seguire: 'Valle Giulia' e, soprattutto, 'Contessa', entrambe incise con la seconda voce di Giovanna Marini, altra grande interprete delle canzoni di protesta


CONTESSA

Che roba contessa all'industria di Aldo, 
han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti, 
volevano avere i salari aumentati, 
dicevano pensi, di essere sfruttati. 
E quando è arrivata la polizia 
quei quattro straccioni han gridato più forte, 
di sangue han sporcato i cortili e le porte, 
chissà quanto tempo ci vorrà per pulire. 

Compagni dai capi e dalle officine 
prendete la falce e portate il martello 
scendete giù in piazza e picchiate con quello 
scendete giù in piazza e affossate il sistema. 

Voi gente per bene che pace cercate,
la pace per fare quello che voi volete,
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra,
vogliamo vedervi finire sottoterra.

Ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato,
nessuno più al mondo dev'essere sfruttato.

Sapesse contessa che cosa mi ha detto 
un caro parente dell'occupazione,
che quella gentaglia rinchiusa là dentro
di libero amore facea professione.
Del resto mia cara, di che si stupisce,
anche l'operaio vuole il figlio dottore
e pensi che ambiente ne può venir fuori,
non c'è più morale contessa.

Se il vento fischiava ora fischia più forte,
le idee di rivolta non sono mai morte,
se c'è chi lo afferma non state a sentire
è uno che vuole soltanto tradire.
Se c'è chi lo afferma sputategli addosso,
la bandiera rossa ha gettato in un fosso

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