PIAZZA FONTANA

La canzone è scritta a ricordo della strage di stato avvenuta il dodici dicembre 1969 in piazza fontana a Milano.

 il gruppo ”Yu Kung”, tutto composto da strumentisti-cantanti, si forma nel 1971, prendendo il nome dalla leggenda di “Yu Kung” che rimosse le montagne contenuta nel Lieh tzu (il libro del vuoto perfetto). molto attivi con una lunga serie di concerti tenuti in fabbriche, cooperative, feste de l’unità, circoli ARCI, e in festival proletari come quello del parco lambro e quello di Licola nel 1975, gli yu Kung si pongono soprattutto l'obiettivo di diffondere la musica popolare nazionale nelle sue diverse sfaccettatura. Successivamente, sulla base di questa esperienza, si dedicano alla composizione di brani originali, con testi tendenti a sviluppare questioni di impegno sociale, approfondendo soprattutto il tema dell'emigrazione. 
Dal 1975 intraprendono una regolare attività discografica, che durerà fino al termine del decennio. le loro proposte musicali sono decisamente interessanti, sia per l'impegno politico che le anima, che per la relativa fedeltà ai modelli popolari tradizionali. “Piazza Fontana” è probabilmente  il loro brano più conosciuto, la canzone di Claudio Bernieri conosciuta anche come “Luna rossa” (nulla a che vedere con l'omonima canzone napoletana del 1951; qui il ritornello recita "la luna è rossa, rossa di violenza"). 
Gli Yu Kung si riuniscono ancora oggi, più sporadicamente. nel dicembre del 2009, in occasione dei quaranta anni dalla strage di piazza fontana, hanno tenuto un concerto a Milano nell'auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare, trasmesso in diretta radiofonica.


Piazza Fontana


Il pomeriggio del dodici dicembre
in piazza del Duomo c’è l'abete illuminato;
ma in via del Corso non ci sono le luci,
per l'Autunno caldo il comune le ha levate.

In piazza Fontana il traffico è animato,
c'è il mercatino degli agricoltori.
Sull'autobus a Milano in poche ore,
la testa nel bavero del cappotto alzato.

Bisogna fare tutto molto in fretta
perché la banca chiude gli sportelli;
oh come tutto vola così in fretta
risparmi e gente tutto così in fretta

No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza!
Bisogna piangere insonni per capire
che l'ultima giustizia borghese si è spenta!

Scende Dicembre sopra la sera,
sopra la gente che parla di Natale;
se questa vita avrà un futuro
metterò casa potrà anche andare.

Dice la gente che in piazza Fontana
forse è scoppiata una caldaia;
là nella piazza 16 morti
li benediva un cardinale

No, no, no...

Notti di sangue e di terrore
scendono a valle sul mio paese;
chi pagherà le vittime innocenti?
chi darà vita a Pinelli il ferroviere?

Ieri ho sognato il mio padrone
a una riunione confidenziale;
si son levati tutti il cappello
prima di fare questo macello.

No, no, no ...

Sulla montagna dei martiri nostri,
canto giurando su Gramsci e Matteotti;
sull'operaio caduto in cantiere,
su tutti i compagni in carcere sepolti

Come un vecchio discende il fascismo,
succhia la vita ad ogni gioventù;
ma non sentite il grido sulla barricata
La classe operaia l'attenderà armata!

No, no, no, non si può più dormire...

No, no, no, non si può più dormire...

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