Con buona probabilità Pietro Gori ha scritto questo canto dopo la sua espulsione dalla Svizzera a seguito dell’attentato di Caserio a Lione. La canzone, molto popolare, in alcune regioni presenta delle varianti non solo nel ritornello ma anche nelle strofe che vengono adattate al momento contingente come nel caso dell’assassinio di Spartaco Lavagnini ad opera dei fascisti (Firenze 27 febbraio 1921). Testo di Pietro Gori su aria della canzone toscana “Figlia campagnola”.
Stornelli d’esilio
O profughi d’Italia
a la ventura
Si va senza rimpianti
né paura
Nostra patria è il mondo intero
nostra legge la libertà
ed un pensiero
ed un pensiero
nostra patria è il mondo intero nostra legge la libertà
ed un pensiero
ribelle in cor ci sta
Dei miseri le turbe sollevando
fummo da ogni nazione messi al bando
Dovunque uno sfruttato
si ribelli
noi troveremo schiere
di fratelli.
Nostra patria è il mondo intero
nostra legge la libertà
Raminghi per le terre
e per i mari
per un’idea lasciammo
i nostri cari
Passiam di plebi varie
tra i dolori
de la nazione umana precursori
Nostra patria è il mondo intero
nostra legge la libertà
Ma torneranno Italia
i tuoi proscritti
ad agitar la face
dei diritti
Nostra patria è il mondo intero
nostra legge la libertà